Al Preg.mo Sig. Presidente della SSC Napoli spa Ai Sigg. Calciatori facenti parte della rosa della SSC Napoli spa.
Le Società di calcio hanno la peculiarità di essere sostanzialmente animate dalla passione. Può sembrare banale tale affermazione, ma è così. È la passione dei tifosi che sovvenziona le televisioni, è la passione che induce i tifosi ad acquistare i biglietti per lo stadio; è sempre la passione che ispira gli acquisti della maglietta, della tuta e dei prodotti di merchandising in genere. Sinteticamente, dunque, non è errato affermare che la passione dei tifosi costituisce l’anima dell’industria del calcio. Gli avvenimenti degli ultimi giorni che hanno coinvolto la SSC Napoli e che hanno fatto, purtroppo, il giro del mondo calcistico (e non solo) hanno sì danneggiato la Società Napoli, ma indirettamente i tifosi del Napoli. Non è un piagnisteo. Sarebbe inutile. Di tale danno e di tale violenza ad oggi nessuno ne ha parlato. Si discute ovunque di quanto accaduto; di torti e di ragioni; del Presidente; della squadra; dell’ammutinamento; dell’allenatore; delle sanzioni disciplinari, ma nessuno ha detto o scritto del danno grave subito dai tifosi del Napoli. Andrebbe costituita una nuova voce di danno ad hoc: il danno da passione violentata. Non è un piagnisteo, ma è la nuda e cruda verità. Per un danno di tale portata esiste una sola forma di risarcimento che ha un nome ben preciso: la vittoria. La vera vittoria, si badi bene, nell’immediato, non è la partita in programma, ma è la immediata conclusione di una situazione delicata per quale non esistono torti o ragioni poiché tutti hanno ragione e tutti hanno torto. Prendere le posizioni dei Calciatori o del Presidente o dell’Allenatore è superfluo. E’, invece, certamente proficuo e coraggioso pensare a ripristinare “il danno alla passione dei tifosi”. Tale risarcimento lo meritiamo, lo esigiamo, lo vogliamo e lo chiediamo a voce alta perché lo abbiamo conquistato con la passione da sempre mostrata. Ed è per questa passione e per il danno che ad essa è stato arrecato che è legittimo chiedere al Presidente, alla Squadra, all’Allenatore, ai dipendenti tutti della Società Sportiva Calcio Napoli, di deporre le armi, di fare un passo indietro, di porre una pietra tombale su quanto accaduto, di ricompattare l’ambiente. Questa è la vera grande vittoria e noi tifosi, solo in tale evenienza, potremo dire di essere stati realmente risarciti per la violentata passione. Diceva qualcuno, “la passione non è cieca ma visionaria”. Noi siamo dei visionari.
Chiediamo la massima condivisione Grazie a tutti FNS
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